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- (JazzPlanet) John Scofield Pat Metheny - I Can See Your House From Here(Eac Flac Cue)(UF)(TNT) -


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Categoria bittorrent Musica
Descrizione
John Scofield - Pat Metheny - I Can See Your House From Here

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Artist John Scofield - Pat Metheny
Album I Can See Your House From Here
Number of CD: 1
Label Blue Note
Orig Year 1993
Release Date Apr 05, 1994
Genre: Jazz
Styles: Crossover Jazz, Post-Bop, Contemporary Jazz
Source: Original CD
Size Torrent: 419 Mb
Cover Included


Extractor: EAC 0.99 prebeta 4
Read mode               : Secure
Utilize accurate stream : Yes
Defeat audio cache      : Yes
Make use of C2 pointers : No
Codec: Flac 1.2.1;  Level 8  
Single File.flac, Eac.log,
File.cue Multiple wav file with Gaps (Noncompliant)
Accurately ripped (confidence 83 )


Track list

1. I Can See Your House From Here
2. Red One, The
3. No Matter What
4. Everybody's Party
5. Message To My Friend
6. No Way Jose
7. Say The Brother's Name
8. S.C.O.
9. Quiet Rising
10. One Way To Be
11. You Speak My Language

Personnel:

John Scofield (electric & steel-string acoustic guitars);
Pat Metheny (electric & nylon-string acoustic guitars, guitar synthesizer);
Steve Swallow (acoustic & electric basses);
Bill Stewart (drums).


Listen to sample
http://www.amazon.com/gp/recsradio/radio/B000005GWE/ref=pd_krex_dp_a

video
http://www.youtube.com/watch?v=bzd-0TigTvc

http://www.youtube.com/watch?v=2eL9FoaQlmg

http://www.youtube.com/watch?v=zcbEXret0YQ&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=PdbBgjLv1s8&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=3GcZ-gujCM4&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=KTtdxARSPlc&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=rTZ9M_7A048&feature=related

bio scofield

John Scofield (Dayton, Ohio, 26 dicembre 1951) è un chitarrista jazz statunitense.

Iniziò a suonare jazz nel 1969 provenendo da esperienze R&B e Soul. Il Jazz Rock era al suo stadio iniziale e fu abbastanza fortunato da assistere e partecipare all'età d'oro di Rock e Soul, e cominciare a vedere le influenze che il Jazz aveva in questi stili. Suonò puro Jazz con Gary Burton e Gerry Mulligan, ma il suo primo e vero debutto lo fece nella band di George Duke e Billy Cobham che vedeva nella stessa formazione anche il formidabile Alphonso Johnson.

Dopo lo scioglimento del trio, rimase a New York a lavorare su pezzi di Jazz acustico col suo gruppo e musicisti come Dave Liebman. In quegli anni iniziò una relazione musicale con il bassista Steve Swallow che influenzò Scofield sia a livello musicale che a livello compositivo: questa collaborazione continua a tutt'oggi.

Nel 1982 si unì alla 'Miles Davis Band' rispondendo alla voglia di Funk-Jazz di quel momento. Il periodo passato con Miles Davis convinse Scofield che quella era una musica a metà tra l'improvvisazione e il Funky.

Dopo aver suonato con Davis per oltre tre anni, si prese un periodo per se stesso, produsse dei brani e legò molto con Dennis Chambers creando poi un gruppo che riprendeva la ritmica Funk. Dennis e il bassista, Gary Grainger, avevano piena padronanza degli stili alla James Brown, alla Earth Wind and Fire, al 70s Funk.

Quando firmò il contratto con la 'Blue Note Records' nel 1989, decise di esplorare stili più 'swingati' e si unì al suo amico, nonché ex compagno alla Berklee School, il sassofonista Joe Lovano. Crearono un gruppo e fecero tre album sempre sotto la Blue Note che, a detta di Scofield, risultano forse le sue migliori sperimentazioni jazz. Parte del merito deve essere anche dato al loro batterista del tempo, Bill Stewart.

Successivamente sentì il richiamo del soul jazz, influenzato dalla musica degli anni sessanta di Eddie Harris e Les McCann. Non a caso nell'album Hand Jive troviamo anche Eddie Harris. Nello stesso tempo Larry Goldings si univa a Scofield all'organo Hammond; il nuovo gruppo unì il suo jazz ai ritmi di New Orleans, dando vita ad un groove distintivo.

In questo periodo lavorò anche con Pat Metheny, che Scofield stesso definisce come uno dei suoi chitarristi preferiti, come anche Bill Frisell, Jim Hall, Mike Stern, John Abercombie, Kurt Rosenwinkle e Peter Bernstein. Lavorò pure con i classici Albert King, Carlos Santana e Tom Morello.

Quando sentì il brano Shack Man di Medesky, Martin e Wood rimase folgorato e decise che doveva suonare con quel trio perché con il loro 'swampy groove' (letteralmente groove paludoso), rallentato e sincopato, si fondeva alla perfezione con il suo stile musicale. Con loro Scofield incise AGoGO, che resta uno dei suoi dischi preferiti.

Si segnala, tra le sue ultime produzioni, un album tributo a Ray Charles, e l'ultimissimo "John Scofield Metropole Orkest Vince Mendoza - 54" assolutamente imperdibile

bio metheny

Pat Metheny nasce il 12 agosto del 1954 a Kansas City, nel Missouri, Stati Uniti. Educato come chitarrista jazz, gioca un ruolo da protagonista nell'avvicinare i giovani delle più recenti generazioni al suo genere musicale, con le sue contaminazioni verso l'ambito pop-rock.
Dopo aver iniziato a suonare dedicandosi al corno francese Metheny passa alla chitarra ai tempi del liceo per poi arrivare, giovanissimo, all'Università di Miami e al College of Music di Berklee, a Boston, dove insegna improvvisazione. Nel 1974 Metheny entra nel gruppo del vibrafonista Gary Burton, insieme al quale incide ben tre album, prima di essere messo sotto contratto dalla ECM di Manfred Eicher, etichetta della quale diventa subito l'artista top seller insieme a Keith Jarrett.
Il suo primo lavoro, BRIGHT SIZE LIFE, vede al basso il grande Jaco Pastorius, mentre WATERCOLORS, un disco eccellente, mette in mostra uno stile personale e ispirato, che matura ancora di più nel 1978 con l'album PAT METHENY GROUP.
Insieme al suo partner musicale, il tastierista Lyle Mays, Metheny dà vita ad un gruppo che produce musica a metà strada tra il rock e il jazz più melodico. Dopo un tour al fianco di Joni Mitchell e Pastorius (SHADOWS AND LIGHT), Metheny pubblica NEW CHAUTAUQUA dimostrando una straordinaria versatilità alla chitarra 12 corde e alle acustiche e finendo addirittura in classifica nella top 50. Metheny torna al formato elettrico per AMERICAN GARAGE, album che contiene il brano country "(Cross The) Heartland." Il doppio album 80/81 vede la partecipazione di Michael Brecker, Jack DeJohnette, Charlie Haden e Dewey Redman, finendo per essere un album molto jazz con alcuni sprazzi di avanguardia, come nel brano “Two folk songs". Le tastiere di Mays acquistano di volta in volta sempre più importanza nella struttura del gruppo, fino a fargli ricevere i crediti come coautore dell'album-suite AS FALLS WICHITA, SO FALLS WICHITA FALLS. Metheny inizia ad appassionarsi all'uso della chitarra sintetizzata e l'album OFFRAMP ne mette in mostra i risultati, specialmente con la splendida "Are you going with me?." Il doppio dal vivo TRAVELS mette in mostra una band all'apice del proprio stato di forma, mescolando alcuni nuovi brani con precedenti composizioni del gruppo rese in una versione estremamente fresca. Metheny cambia ancora strada per l'album successivo, REJOICING, nel quale si presenta da solo insieme a Charlie Haden e Jack De Johnette per un esperimento di 'modern jazz'. FIRST CIRCLE mantiene lo standard dei lavori del gruppo con in più una forte influenza latina: il gusto per la melodia di Metheny è ancora una volta eccelso, come dimostra il brano "If I Could", dedicato al grande maestro Wes Montgomery.
Nel 1985 il chitarrista compone la colonna sonora per il film THE FALCON AND THE SNOWMAN e, per l'occasione, registra "This is not America" con David Bowie.
Dopo aver rotto il contratto discografico con la ECM, Pat Metheny pubblica il suo lavoro più controverso, SONG X, con il principale esponente del free-jazz, Ornette Coleman. Le reazioni al disco sono le più varie, mentre maggiori consensi accompagnano la pubblicazione di nuovi capitoli del Pat Metheny Group, STILL LIFE (TALKING) e LETTER FROM HOME, entrambi fortemente influenzati dalla musica latina, specialmente brasiliana.
Nel 1990 esce l'album REUNION, che vede nuovamente Metheny al fianco di Gary Burton in nome della loro vecchia amicizia, mentre pochi mesi dopo, insieme a Dave Holland e Roy Haynes, Pat pubblica QUESTION AND ANSWER. Nel 1992 esce SECRET STORY, progetto solista, mentre negli anni successivi seguono altri lavori che culminano nel 1995 con il ritorno sulle scene del Pat Metheny Group per l'album WE LIVE HERE. Tra le sue prove di questo periodo, da segnalare UNDER THE MISSOURI SKY con il contrabbassista Charlie Haden, un album in duo con Jim Hall, la colonna sonora del film MAP OF THE WORLD e TRIO 99>00. Dal tour successivo a quest'ultimo album è stato pubblicato il live TRIO LIVE nel dicembre 2000.
Seguono, con il Pat Metheny Group SPEAKING OF NOW e THIS WAY UP, una lunga suite di oltre un'ora, mentre ONE QUIET NIGHT (2003) viene inciso da solo. Nel 2006 viene ripubblicato, in occasione del ventennale della sua prima uscita, una ristampa di SONG X. Tra il 2006 e il 2007, arriva una collaborazione con Brad Mehldau, che frutta due dischi ed un tour, mentre per il 2008 è previsto un nuovo disco in trio, DAY TRIP, inciso con Antonio Sanchez e Christian McBride




review

E' l'incontro di due grandi protagonisti del jazz contemporaneo. E' la commistione del suono jazz-rock-blues di Scofield con il jazz-fusion di Metheny. E' il progetto di due maestri dalla tecnica sopraffina. E' la moderazione dell'anarchia methenyana fltrata dallo spirito conservatore di Scofield. E' il culmine di una amicizia decennale e di session casalinghe. E' "I Can See Your House From Here", lanciato sul mercato nel 1994, prima collaborazione comune per il quartetto composto da Scofield, Metheny, Steve Swallow (fidatissimo bassista di notevole caratura ed esperienza) e il giovane energico batterista Bill Stewart. Etichetta Blue Note.

Stesso sangue, stesse discendenze ed un unico obiettivo: un lavoro ricercato, di classe e abbastanza intenso da lasciare il segno, per divertire, divertirsi ed andare oltre le proprie capacità. L'apertura è intensa, profonda, elettrica, in "I Can See Your House From Here", scritto da Scofield, che si esibisce in un grintoso solo. E' un pezzo duro, con venature tipiche del chitarrista dell'Ohio, a tratti ostico. "The Red One" di marchio methenyano, pieno clima jazz con forti richiami rock. L'intesa è ottima.

"No Matter What" è delicatissima, scritta da Scofield, ballad preziosa per i soli. Interessante infatti la parentesi personalissima col basso di Steve Swallow. In "Everybody's Party" più duro l'apporto di John, a tratti spigolosissimo. Morbido e sinuoso il contributo di Pat. Il sound è molto accattivante, jazz e rock si sfiorano più volte. I due maestri duettano all'unisono.
"Message to my Friend" è una ballad dal sapore antico, autore Pat, scritta pensando all'amico Charlie Haden. "No Way Jose" ha una buona ritmica, autore John. Anche in questo pezzo si sfiorano più volte le tematiche musicali amate da Scofield. Tratteggio distorto, a volte ambiguo, per un'ottima esecuzione. Pezzo positivo, ma duro.

"Say The Brother's Name" è un classico di Metheny, molto rallentato per l'occasione. Rimane da dire che la melodia è morbidissima ed elegante. Un pezzo davvero raffinato. Chiave puramente jazz, assolutamente imperdibile e pilastro dell'album è "S.C.O." che personalmente osanno da sempre, come pezzo che mantiene un'intensità costante e travolgente. Gran lavoro di batteria ed ottimo intreccio di chitarre, per un brano che deve essere segnalato come testimone di un incontro di autori, e in questo caso, un ottimo tentativo di Metheny di avvicinarsi ad una realtà musicale meno aderente al suo ambito creativo. Dimostrazione di duttilità eccellente per il chitarrista del Missouri. Favoloso e riflessivo. Sottolineo il gran apporto di Stewart.

Si ritorna su ritmi blandi in "Quiet Rising" sempre di Metheny, ma non è indimenticabile. Ancora ottime le spazzole di Stewart . "One Way To Be" e "You Speack my Language" sono di Scofield, dalle atmosfere elettriche e rockeggianti. La seconda è decisamente più audace, acustica e "filtrante", con un groove sornione ed affascinante. Il tema è sviluppato con eleganza capacità e raffinatezza. Un'ottima chiusura.

Buoni i riscontri della critica. E' un album potente, più di matrice più scofieldiana che metheniana, suonato davvero bene. Una nota su Bill Stewart: collaborerà ancora con Pat all'eccellente stesura di Trio 99/00. La capacità di fraseggio del batterista non deve passare inosservata. Un vulcano.
Info: Per scaricare devi usare un client come uTorrent o Transmission
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http://tracker.tntvillage.scambioetico.org:2710/announce
Hash a1637b8c89549842841cbb981ae41ccb024f875d
Peers seeds: 34 , leech: 42
Size 419.49 MB
Completato 87x
Aggiunto 17.01.11 - 11:01:57
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