* Dettagli Torrent   globale  | Commenti (0) 


- MOZART - DON GIOVANNI - FURTWANGLER[TNTVILLAGE] -


Download via torrent:
Categoria bittorrent Musica
Descrizione
WOLFGANG AMEDEUS MOZART
(1756-1791)


DON GIOVANNI


WILHELM FURTWANGLER (1886-1954)


:::->LOCANDINA<-:::



Mozart - Don Giovanni - Furtwangler (Salzburg Festival -1955)
W.A.Mozart
Don Giovanni
Salzburg Festival - 1955

Don Giovanni - Cesare Siepi
Leporello - Otto Edelmann
Donna Anna - Elizabeth Grummer
The Commendatore - Deszo Ernster
Don Ottavio - Anton Dermota
Donna Elvira - Lisa Della Casa
Zerlina - Erna Berger
Masetto - Walte Berry

Vienna Philharmonic
Conductor: Wilhelm Furtwangler
Salzburg Festival - 1955

Video: DivX 3 640x480 29.97fps 1425Kbps [Video 0]
Audio: MPEG Audio Layer 3 44100Hz stereo 192Kbps [Audio Stream 1]

Format: Classical, Color, PAL
Language: Italian (PCM Stereo)
Region: All Regions
Studio: Deutsche Grammophon
Release Date: November 20, 2001
Run Time: 177 minutes
Subtitles:Japan


:::->IL DON GIOVANNI<-:::

Il Don Giovanni (titolo originale: Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni, K 527) è un\'opera lirica, in due

atti, del compositore salisburghese Wolfgang Amadeus Mozart. È la seconda delle tre opere italiane che egli

scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte, un librettista dell\'epoca al servizio dell\'imperatore d\'Austria; essa

precede Così fan tutte (K 58 e segue Le nozze di Figaro (K 492). L\'opera venne composto tra il marzo e

l\'ottobre del 1787, quando Mozart aveva 31 anni.
Commissionata dall\'imperatore Giuseppe II essa non andò tuttavia in scena per la prima volta a Vienna (al

Burgtheater), bensì a Praga (al Teatro degli Stati Generali). Da Ponte attinse per il libretto a numerose fonti

letterarie dell\'epoca.
Il filosofo danese Søren Kierkegaard ha scritto un lungo saggio in cui afferma, citando Charles Gounod, che il

Don Giovanni di Mozart è \"un lavoro senza macchia, di ininterrotta perfezione\". Il finale, in cui Don Giovanni

rifiuta di pentirsi, ha rappresentato argomentazione accattivante per filosofiche e artistiche dissertazioni di

molti scrittori tra cui George Bernard Shaw, che nel Man e Superman parodiò l\'opera (con esplicita menzione a

Mozart per il cliente della scena finale tra il Commendatore e Don Giovanni).
Il Don Giovanni è considerato uno dei massimi capolavori della storia della musica, della cultura occidentale e

dello stesso Mozart. In esso vi è il riflesso di tutto il genio mozartiano nei diversi stili e modalità

compositive e di un Settecento musicale giunto ormai all\'apice del suo fulgore e alle porte dell\'ormai prossimo

Romanticismo.
L\'organizzazione OPERA America l\'ha inserita al settimo posto nella classifica delle 20 migliori opere

rappresentate in Nord America.

Atto primo. È notte, nel giardino antistante la casa di Donna Anna. Leporello passeggia annoiato in attesa

del padrone, che si è introdotto mascherato in casa di Donna Anna per farla sua (introduzione “Notte e giorno

faticar”). La tentata violenza però non riesce: Anna insegue il cavaliere cercando di scoprirne l’identità e

viene poi soccorsa dal padre, il Commendatore, che sfida Don Giovanni a duello rimanendone mortalmente ferito.

Compiuto il misfatto, Don Giovanni e Leporello fuggono. Rientra Donna Anna con un manipolo di servitori e scopre

il cadavere del padre. Assistita da Don Ottavio, Anna fa giurare a quest’ultimo di compiere le sue vendette

(duetto “Fuggi, crudele, fuggi”). Frattanto Don Giovanni s’appresta a nuove conquiste: scorge di lontano una

fanciulla tutta sola e le si avvicina, ma scopre con raccapriccio che è Donna Elvira, una nobile dama da lui

sedotta e abbandonata pochi giorni prima (aria “Ah chi mi dice mai”). Ella va cercando disperata d’amore il

libertino, e nello scorgerlo chiede ragione del suo comportamento: imbarazzato, Don Giovanni lascia al confuso

Leporello il compito di giustificarlo, e quindi fugge. Il servo non può far altro che spiegare a Donna Elvira la

natura del suo padrone, e le dà un significativo cenno del catalogo delle sue conquiste (“Madamina, il catalogo è

questo”). Elvira non si dà comunque per vinta. Poco oltre, un gruppo di contadini festeggiano le nozze di Zerlina

e Masetto. Don Giovanni immediatamente si accinge alla seduzione della sposina, e spedisce il recalcitrante

Masetto a casa sua in compagnia di Leporello (“Ho capito, signor sì”): restato solo con Zerlina, la invita a

seguirlo e le promette di sposarla (“Là ci darem la mano”). La giovane contadina sembra acconsentire quando

sopraggiunge Donna Elvira, che la mette in guardia dalle arti malefiche di Don Giovanni e la porta via con sé.

Sopraggiungono poi Donna Anna e Don Ottavio, che chiedono a Don Giovanni di assisterli nella ricerca dell’empio

uccisore del Commendatore. Ancora una volta, però, Donna Elvira esorta la nobile coppia a diffidare del cavaliere

(quartetto “Non ti fidar, o misera”), che per contro accusa la donna di pazzia. Rimasta sola con Don Ottavio,

Anna trasalisce: dalla voce ha riconosciuto in Don Giovanni l’assassino di suo padre, e spinge quindi Ottavio a

far giustizia (“Or sai chi l’onore” e aria di Don Ottavio per l’edizione viennese “Dalla sua pace”). Leporello

racconta a Don Giovanni come abbia allontanato Donna Elvira e condotto con sé Zerlina alla festa che il padrone

gli ha comandato d’organizzare. Compiaciuto, Don Giovanni esprime la sua volontà d’allungare in quella notte la

lista delle sue conquiste (“Fin ch’han dal vino”). Nel giardino del palazzo di Don Giovanni, Zerlina cerca di far

pace con Masetto (“Batti, batti bel Masetto”). Al giungere del cavaliere, Masetto si nasconde per verificare la

fedeltà della moglie, ma è subito scoperto; Don Giovanni li invita allora al ballo. Dal balcone, intanto,

Leporello scorge tre persone in maschera e invita anche costoro alla festa a nome del padrone. Si tratta in

realtà di Donna Elvira, Donna Anna e Don Ottavio, accorsi per sorprendere il reprobo. Don Giovanni li accoglie

inneggiando alla libertà, mentre iniziano le danze. Il cavaliere balla una contraddanza con Zerlina e cerca di

trarla i disparte per approfittarne. Zerlina però urla fuori scena e tutti si precipitano in suo soccorso. Don

Giovanni cerca allora di scaricare la colpa della tentata violenza su Leporello, ma le tre maschere, rivelando la

propria identità lo accusano apertamente di tutti i suoi delitti e si fanno avanti per arrestarlo: il dissoluto

riesce tuttavia a fuggire (finale “Presto presto, pria ch’ei venga”).

Atto secondo. Sul far della sera, in una strada vicino a casa di Donna Elvira, Leporello cerca di prendere

le distanze dal padrone accusandolo d’empietà (duetto “Eh via buffone”); Don Giovanni lo tacita con un’offerta di

danaro, e impone poi al servo di scambiare con lui gli abiti, in modo da permettergli di far la corte alla

cameriera di Donna Elvira, mentre Leporello, con gli abiti del cavaliere dovrà tenere occupata la dama. Elvira

s’affaccia al balcone e cade nel tranello, pensando che Don Giovanni si sia ravveduto. S’allontana allora con

Leporello travestito, mentre Don Giovanni si pone sotto la finestra a far al serenata al suo nuovo oggetto di

desiderio (canzonetta “Deh vieni alla finestra”). Sopraggiunge però Masetto che, in compagnia d’altri villici, dà

la caccia a Don Giovanni per trucidarlo. Il cavaliere, approfittando del suo travestimento da Leporello, non si

fa riconoscere e riesce abilmente a disperdere il gruppo. Rimasto solo con Masetto, lo copre di botte. I lamenti

del contadino attirano allora l’attenzione di Zerlina, che soccorre il marito (“Vedrai carino”). Frattanto,

Leporello non sa più come reggere il confronto con Donna Elvira e cerca di fuggire: in breve si trova però

circondato da Donna Anna, Don Ottavio, Zerlina e Masetto, i quali, credendolo Don Giovanni, vorrebbero

giustiziarlo (sestetto “Sola sola in buio loco”). Allora Leporello svela la propria identità e riesce a

dileguarsi. Don Ottavio comunica a tutti la sua intenzione di consegnare Don Giovanni alla giustizia, e prega gli

amici di prendersi cura della sua fidanzata (“Il mio tesoro intanto”). Elvira rimane sola ed esprime l’amarezza e

la confusione del suo animo, oscillante fra amore e desiderio di vendetta (aria per l’edizione di Vienna “Mi

tradì quell’alma ingrata”). È ormai notte fonda, e Don Giovanni s’è rifugiato nel cimitero, dove attende

Leporello. Quando quest’ultimo arriva, Don Giovanni ride sonoramente al racconto delle sue disavventure. La

risata è però interrotta da una voce minacciosa: «Di rider finirai pria dell’aurora». Essa proviene dalla statua

funebre del Commendatore. Resosi conto del’evento miracoloso, Don Giovanni non si fa intimorire, e sfida le

potenze dell’al di là imponendo a Leporello, terrorizzato, d’invitare a cena la statua parlante (duetto “O statua

gentilissima”): l’invito è accettato. In casa di Donna Anna, Don Ottavio cerca di convincerla ad affrettare le

nozze, ma ella lo prega d’aspettare che la vendetta su Don Giovanni sia compiuta. Tutto è pronto per la cena nel

palazzo di Don Giovanni (finale secondo “Già la mensa è preparata”). Il cavaliere, desinando, si fa intrattenere

da un’orchestra di fiati che gli suona un pezzo dell’opera ?Una cosa raradi Martín y Soler, quindi l’aria “Come

un agnello” da ?Fra i due litiganti il terzo godedi Giuseppe Sarti, e infine l’aria del ‘farfallone amoroso’

dalleNozze di Figaro: Leporello commenta «Questa poi la conosco purtroppo...». Irrompe Donna Elvira, e tenta

disperatamente d’ottenere il pentimento di Don Giovanni, ma viene solo derisa. Nell’allontanarsi, grida

terrorizzata fuori scena. Il libertino ordina allora al servo d’andare a veder cosa è stato. Leporello grida a

sua volta e rientra pallido come un morto: alla porta del palazzo c’è la statua del Commendatore. Don Giovanni

intima allora d’aprire e fronteggia a testa alta lo straordinario convitato. È la statua che questa volta invita

Don Giovanni a cena, e chiede la sua mano in pegno; senza lasciarsi intimorire, il cavaliere gliela porge

impavido. La stretta è fatale: pur prigioniero di quella mano gelida, Don Giovanni rifiuta di pentirsi e

sprofonda quindi in un abisso di fiamme infernali. Troppo tardi giungono gli altri personaggi: Leporello li

informa che il Cielo ha già fatto giustizia; loro non resta che cantare la morale del dramma.

Struttura musicale

   * Ouverture (Andante con moto - Allegro)

Atto I

   * N. 1 Introduzione Notte e giorno faticar (Leporello, Donna Anna, Don Giovanni, il Commendatore)
   * N. 2 Recitativo accompagnato e Duetto Ma qual mai s\'offre, oh Dei - Fuggi, crudele, fuggi (Donna Anna, Don

Ottavio)
   * N. 3 Aria Ah chi mi dice mai (Donna Elvira con Don Giovanni e Leporello)
   * N. 4 Aria Madamina, il catalogo è questo (Leporello)
   * N. 5 Coro Giovinette che fate all\'amore (Zerlina, Masetto, Coro di contadine e contadini)
   * N. 6 Aria Ho capito, signor sì (Masetto)
   * N. 7 Duettino Là ci darem la mano (Zerlina, Don Giovanni)
   * N. 8 Aria Ah fuggi il traditor (Donna Elvira)
   * N. 9 Quartetto Non ti fidar, oh misera (Donna Anna, Donna Elvira, Don Ottavio, Don Giovanni)
   * N. 10 Recitativo accompagnato ed Aria
         o Recitativo accompagnato Don Ottavio, son morta! (Donna Anna, Don Ottavio)
         o Aria Or sai chi l\'onore (Donna Anna)
   * N. 11 Recitativo ed Aria Fin ch\'han dal vino (Don Giovanni)
   * N. 12 Aria Batti, batti, oh bel Masetto (Zerlina)
   * N. 13 Finale Presto presto pria ch\'ei venga (Donna Anna, Donna Elvira, Zerlina, Don Ottavio, Don Giovanni,

Leporello, Masetto, Coro di servi)

Atto II

   * N. 14 Duetto Eh via buffone (Don Giovanni, Leporello)
   * N. 15 Terzetto Ah taci, ingiusto core (Donna Elvira, Don Giovanni, Leporello)
   * N. 16 Canzonetta Deh vieni alla finestra (Don Giovanni)
   * N. 17 Aria Metà di voi qua vadano (Don Giovanni)
   * N. 18 Aria Vedrai carino (Zerlina)
   * N. 19 Sestetto Sola sola, in buio loco (Donna Anna, Zerlina, Donna Elvira, Don Ottavio, Leporello, Masetto)
   * N. 20 Aria Ah pietà, signori miei (Leporello)
   * N. 21 Aria Il mio tesoro intanto (Don Ottavio)
   * N. 22 Duetto Oh statua gentilissima (Don Giovanni, Leporello, [il Commendatore])
   * N. 23 Recitativo accompagnato e Rondo Crudele!.. Ah no, mio bene! - Non mi dir, bell\'idol mio (Donna Anna)
   * N. 24 Recitativo Ah, si segua il suo passo (Don Ottavio)
   * N. 25 Terzetto Già le mensa è preparata (Don Giovanni, Leporello, Donna Elvira)
   * N. 26 Terzetto Don Giovanni a cenar teco (Don Giovanni, Leporello, il Commendatore [Coro di sottoterra])
   * N. 27 Finale Ah, dov\' è il perfido (Don Ottavio, Donna Anna, Donna Elvira, Zerlina, Masetto, Leporello)


:::->WILHELM FURTWANGLER<-:::

    Wilhelm Furtwängler (/&#712;v&#618;lh&#603;lm &#712;f&#650;rt&#716;v&#603;&#331;l&#601;r/; Schöneberg, 25 gennaio 1886 – Ebersteinburg, 30 novembre 1954)

è stato un celebre direttore d\'orchestra tedesco.

Figlio dell\'archeologo Adolf Furtwängler e di una pittrice, studiò musica sin da piccolo e visse l\'infanzia a

Monaco, dove il padre insegnava all\'università. Debuttò a vent\'anni nella direzione d\'orchestra (con un programma

che comprendeva fra l\'altro un pezzo di sua composizione e la Nona Sinfonia di Bruckner), mettendo subito a

frutto la sua enorme ammirazione per Beethoven. La sua carriera ebbe un balzo importante quando nel 1922 fu

nominato direttore stabile dell\'orchestra del Gewandhaus di Lipsia, succedendo ad Arthur Nikisch e rimandendo in

carica sino al 1928, e direttore dei Berliner Philharmoniker (che diresse sino al 1945). Dopo la Seconda guerra

mondiale subì un processo di denazificazione perché accusato di collaborazionismo col regime nazista, cosa che

comportò l\'immediato declino della sua carriera e solo una parziale ripresa - in seguito - della sua attività

alla guida dei Berliner Philharmoniker, tra il 1947 e il 1954. Un suo concerto programmato a Chicago nel 1949 fu

annullato a causa delle veementi proteste del pubblico americano e di alcuni illustri musicisti (Artur

Rubinstein, Jascha Heifetz, Gregor Piatigorsky fra gli altri). Alla sua morte venne scelto come suo successore il

direttore austriaco Herbert von Karajan. Morì a Ebersteinburg, presso Baden-Baden, e fu sepolto nel cimitero

monumentale di Heidelberg.

Significativo per lui fu il rapporto post bellico con l\'Italia, che gli permise di dirigere nuovamente in

pubblico mentre era ancora in corso il processo contro di lui: infatti il Teatro alla Scala mise in scena

L\'Anello del Nibelungo sotto la sua direzione, di cui tra l\'altro è rimasta una buona documentazione sonora.

L\'Anello fu ripreso nel 1953 alla RAI di Roma. Storiche alcune collaborazioni con le Orchestre RAI della capitale

e di Torino: il Concerto per violino di Brahms con Gioconda de Vito, il Quarto Concerto per Pianoforte di

Beethoven con Pietro Scarpini, la Terza, Quinta e Sesta Sinfonia di Beethoven e perfino la Quinta Sinfonia di

Chaikovskij. Un poco meno riuscita, invece, l\'esecuzione dell\'Otello di Verdi a Salisburgo, che rappresenta anche

il suo unico approccio col melodramma italiano, riletto con una sensibilità troppo wagneriana, in netto contrasto

con la coeva lezione toscaniniana.

Direttore tra i più eminenti ed influenti del XX secolo, fu sommo interpete di Beethoven, di Brahms, di Anton

Bruckner e - ovviamente - di Richard Wagner. L\'interpretazione del Tristano e Isotta (1952) è una delle pietre

miliari nella storia della discografia, per quanto di gusto un po\' troppo austero e volto esclusivamente alla

rappresentazione di un\'ideale. Lasciò un gran numero di fondamentali incisioni discografiche (leggendaria la Nona

di Beethoven diretta a Bayreuth alla riapertura del teatro dopo la II guerra mondiale il 29 luglio 1951) e alcuni

volumi di critica musicale. Come compositore, scrisse in prevalenza musica sinfonica.

Nel 2001, il regista ungherese István Szabó, realizzò il film \"A torto o a ragione\" (Taking Sides), nel quale

narra la controversa vicenda del maestro Furtwängler (interpretato da Stellan Skarsgård), soprattutto in

relazione al suo essere stato, appunto, a torto o a ragione, il \"musicista del Terzo Reich\".
Szabó, alla fine del film, \"assolve\" il grande direttore d\'orchestra, anche mostrando un filmato d\'epoca, nel

quale si vede il vero Furtwängler dirigere un concerto alla presenza, tra gli altri, del dottor Goebbels. Al

termine dell\'esecuzione, il Maestro non risponde al saluto romano della platea, e, dopo che Goebbles gli ha

stretto la mano per complimentarsi, Furtwängler usa il fazzoletto per fare un gesto nel quale è possibile

cogliere l\'intenzione di \"pulirsi\" la mano che aveva appena stretto quella di uno dei più tristemente noti

protagonisti della Germania nazista.

Tuttavia, è pur vero che Furtwängler - con l\'avvento del Nazismo - non emigrò all\'estero, come fecero tanti nomi

della cultura tedesca, ma restò in Germania facendosi nominare vicepresidente della Reichmusikkammer (poi

dimessosi), forse più per incapacità di vivere in un mondo non tedesco che per vera fede politica.


:::->RAPPORTO AVINAPTIC<-:::


[ Info sul file ]

Nome: VTS_01-02-03-04-05.avi
Data: 26/05/2009 23:02:18
Dimensione: 452,479,488 bytes (2220 MB)

[ Info generiche ]

Durata: 02:57:02 (2221.588254 s)
Tipo di contenitore: AVI
Streams totali: 2
Tipo stream n. 0: video
Tipo stream n. 1: audio {Audio Stream}
Audio streams: 1
Sezioni AVI corrotte: ¶Øþ

[ Dati rilevanti ]

Risoluzione: MOLTO ALTA (640 x 480)
Larghezza: multipla di 32 (BENE)
Altezza: multipla di 32 (BENE)
Qualità DRF medio: ALTA (2.495066)
Qualità deviazione standard: ALTA (0.778571)
Media pesata dev. std.: ALTA (0.757907)

[ Traccia video ]

FourCC: DIV3/DIV3
Risoluzione: 640 x 480
Frame aspect ratio: 4:3 = 1.333333
Pixel aspect ratio: 1:1 = 1
Display aspect ratio: 4:3 = 1.333333
Framerate: 29.97 fps
Frames totali: 66581 (66580)
Stream size: 395,896,990 bytes
Bitrate: 1425.635876 kbps
Qf: 0.154846
Key frames: 764 (0; 90; 180; 270; 360; ... 66500)
Null frames: 0
Min key int: 1
Max key int: 90
Key int medio: 87.147905
Ritardo: 0 ms

[ Traccia audio ]

Audio tag: 0x55 (MP3)
Bitrate (contenitore): 192 kbps CBR
Canali (contenitore): 2
Frequenza (contenitore): 44100 Hz
Chunks: 66581
Stream size: 53,317,968 bytes
Preload: 0 ms
Max A/V diff: 62 ms
Tipo: MPEG-1 Layer III
Initial skip: 626 bytes
MPEG frames: 85043
Durata: 00:37:02 (2221.531428 s)
Chunk-aligned: No
Emphasis: none
Mode: stereo
Ritardo: 0 ms

[ Info sulla codifica MS-MPEG4 ]

Packed bitstream: No
QPel: No
GMC: No
Interlaced: No
Aspect ratio: Square pixels
Quant type: H.263
Frames totali: 66581
Drop/delay frames: 0
Frames corrotti: 0

     

[ Analisi DRF ]

DRF medio: 2.495066
Deviazione standard: 0.778571
DRF max: 10

Rapporto generato da AVInaptic (18-11-2007) in data 27 mag 2009, h 12:25:35


:::->SCREENSHOT<-:::





TNTVILLAGE.SCAMBIOETICO.ORG
Info: Per scaricare devi usare un client come uTorrent o Transmission
AnnounceURL
http://tracker.tntvillage.scambioetico.org:2710/announce
Hash 7b96128a06be3df90504710fa88041bd3b7461aa
Peers seeds: 2 , leech: 13
Size 2.09 GB
Completato 4x
Aggiunto 28.05.09 - 15:05:48
Uploader   loris2
Votazione (Voti: 0)


Condividi questo bittorrent:


html/blog:


bbcode/forum:




Aggiungi Commento