| Categoria bittorrent | BDRip |
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| Descrizione | KIRA MURATOVA
TRE PICCOLI OMICIDI
TRE PICCOLI OMICIDI
FILM A EPISODI
- LOCALE CALDAIA n. 6
- OFELIA
- LA MORTE E LA BAMBINA
REGIA: KIRA MURATOVA
ATTORI:
SERGEI MANOVETSKY
LEONID KUSHNIR
RENATA LITVINOVA
NATALYA BUZKO
OLEG TABAKOV
LILYA MURLYKINA
ISTITUTO LUCE 1999
UNIVIDEO
DURATA 105 MINUTI CIRCA
COLORE
SINOSSI
Film in tre episodi. Nel primo un attore, in evidente stato catatonico, va da un vecchio amico che lavora come fuochista. Porta con sé un baule in cui trasporta il corpo della vicina che ha appena ucciso e chiede all\'amico di cremarla. Nel secondo Ofelia, una bella infermiera, decide di votare la sua vita allo scopo di diventare la responsabile degli archivi segreti dell\'ospedale, per scoprire il nome della madre che l\'abbandonò in fasce e vendicarsi. L\'ultimo racconto vede una bimba avvelenare il vecchio nonno paralitico, che ha ormai perso ogni fiducia nel mondo. ….........
RECENSIONE
CORTI D\'AUTORE Il modo piu\' convincente di castigare i costumi sghignazzando Tre piccole storie terribili La zampata umoristica della rumena Kira Muratova Mi e\' accaduto talvolta di scrivere, in piena controtendenza mentre l\'ambiente nostrano li coccola e li illude, che non amo \"i corti\"; ma solo perche\' nella maggior parte dei casi li considero un contentino concesso agli aspiranti registi spesso pericolosamente confondendo i talenti con i velleitari. Ma per chi la sa usare la forma breve nel cinema puo\' attingere a risultati straordinari; ed e\' il caso di almeno uno, e forse due, dei \"Tre piccoli omicidi\" di Kira Muratova. Oriunda romena, operante a Odessa, allieva di Sergei Gherassimov al quale il film e\' dedicato, la Muratova ai tempi del passato regime ebbe solo guai in parte compensati da una crescente fama internazionale dovuta a film come \"Brevi incontri\" e \"Lunghi addii\". In seguito mi pare che abbia rivelato una tendenza a un certo intellettualismo criptico che nel cinema di rado funziona, ma qui nel raccontare tre, anzi quattro, crimini affidandosi a scrittori diversi raggiunge un risultato progressivamente sempre piu\' convincente. In \"Locale caldaia no 6\" si contempla il caso di Sergei Makovtsky che si presenta dal fuochista del suo palazzo nella speranza di sbarazzarsi della salma di una vicina di casa da lui ammazzata per futili motivi: l\'attore e\' godibile, ma ha intorno un coretto di checche berciante e fastidioso. Nella seconda storia, \"Ofelia\", scritta dalla stessa protagonista Renata Litvinova, alta e bionda, bella e persino brava, un\'infermiera si vendica delle sue pene passate di trovatella strangolando con una calza una ragazza madre che ha abbandonato il figlio. Il pezzo migliore della triade e\' \"La morte e la bambina\", che vede il prodigioso attore Oleg Tabakov costretto sulla sedia a ruote e tutto preso dall\'impegno di impartire lezioni a una bimba, Lilija Murlykina, che per odio alla dittatura degli anziani gli versa nel te\' il veleno dei topi e assiste divertita alla sua fine. L\'uno per l\'altro \"Tre piccoli omicidi\" confermano una scrittura cinematografica originale e pensosa, oltre a una zampata umoristica di superiore qualita\'. Se esistesse un premio Marco Ferreri per il cineasta che sa castigare i costumi sghignazzando, nessuno lo meriterebbe piu\' di Kira Muratova. Tullio Kezich TRE PICCOLI OMICIDI di Kira Muratova
Tre piccoli omicidi raccoglie tre taglienti racconti grotteschi e amorali, intrisi di una sarcastica misantropia e impreziositi dalla bellezza di inquadrature dove domina una netta scansione cromatica. Così Frédéric Sabouraud descrive il lungo percorso artistico della Muratova: il \"passaggio da un approccio realista, quasi documentario (Korotkie vstreci; t.l. Brevi incontri, 1967), a uno stile più lirico, poetico (Dolgie provody; t.l. Lunghi addii, 1971), ha in seguito condotto la cineasta di Odessa verso un approccio più distaccato dal naturalismo, più segnato da una modernità che rinvia alle opere di Oliveira o degli Straub. L’evoluzione dei soggetti abbordati segue in parallelismo quella dello stile: dal film di carattere più sociale (Brevi incontri) si è passati ad un modo più romantico (la relazione madre-figlio e la difficile rottura del legame affettivo in Lunghi addii) per rappresentare alla fine la realtà sotto una forma plurale\". Nel 1990, Kira Muratova ha vinto l\'Orso d\'argento a Berlino con Asteniceskij sindrom (t.l. Sindrome astenica, 1989).
SCREENSHOTS
NOTE
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Audio = Italiano Mp3
Sottotitoli = Non presenti[/b]
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| Peers |
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| Size | 703.44 MB |
| Completato | 72x |
| Aggiunto
| 03.03.09 - 20:03:34 |
| Uploader |  loris2 |
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