| Categoria bittorrent | DVD |
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| Descrizione | PIETRO GERMI
SEDOTTA E ABBANDONATA
(SEDUCED AND ABANDONED)
:::->LOCANDINA<-:::
Titolo originale: Sedotta e abbandonata
Paese: Italia/Francia
Anno: 1964
Durata: 122\'
Colore: B/N
Rapporto: 1:85
Genere: Commedia all\'italiana
Regia: Pietro Germi
Soggetto: Agenore Incrocci, Furio Scarpelli, Luciano Vincenzoni, Pietro Germi
Produttore: Franco Cristaldi
Casa di produzione: Lux-Ultra-Vides (Roma), Compagnie Cinématographique de France (Parigi)
Distribuzione (Italia): Paramount Films of Italy Inc.
Interpreti e personaggi
* Stefania Sandrelli: Agnese Ascalone
* Saro Urzì: Don Vincenzo Ascalone
* Aldo Puglisi: Peppino Califano
* Lando Buzzanca: Antonio Ascalone
* Lola Braccini: Amalia Califano
* Leopoldo Trieste: Barone Rizieri
* Umberto Spadaro: Cugino di Ascalone
* Paola Biggio: Matilde Ascalone
* Rocco D\'Assunta: Orlando Califano
* Oreste Palella: Maresciallo dei carabinieri Polenza
* Lina Lagalla: Francesca Ascalone
* Gustavo D\'Arpe: Ciarpetta l\'avvocato
* Rosetta Urzì: Consolata la serva di casa Ascalone
* Roberta Narbonne: Rosaura Ascalone
* Vincenzo Licata: Profumo
Fotografia: Aiance Parolin
Montaggio: Roberto Cinquini
Musiche: Carlo Rustichelli
Scenografia: Carlo Edigi
Costumi: Angela Sammaciccia
Trucco: Raffaele Cristini
Premi:
* Festival di Cannes 1964: premio per la migliore interpretazione maschile (Saro Urzì)
* 2 David di Donatello 1964: miglior regista, miglior produttore
* 3 Nastri d\'argento 1965: migliore attore protagonista (Saro Urzì), migliore attore non protagonista (Leopoldo Trieste), miglior soggetto
:::->TRAMA<-:::
Caustica e cinica satira della Sicilia bigotta e \"d\'onore\", in cui una giovane ragazza, viene deflorata dal futuro sposo della sorella! Scoppia un putiferio, soprattutto quando la giovane denuncia il fatto alla polizia, mettendo questa storia sulla bocca di tutti, cosa che entrambi le famiglie, in particolar modo il sanguigno padre di lei, non digeriscono. Così, dopo sotterfugi e falsi rapimenti, la ragazza sarà vittima suo malgrado di un matrimonio riparatore, quanto per evitare la galera all\'uomo tanto per mettere a tacere la gente! ...............................
:::->RECENSIONE<-:::
In Divorzio all’italiana Germi aveva saputo mostrare come la mentalità che riduce la donna a oggetto dell’arbitrio maschile abbia radici giuridiche nell’articolo 587 del nostro Codice Penale, eredità del ministro fascista Rocco, che commina pene ridottissime per chi uccide “nello stato d’ira determinato dall’offesa all’onor suo o della famiglia”. In Sedotta e abbandonata il regista attacca un altro aspetto della nostra legislazione, cioè l’articolo che attribuisce al matrimonio il potere di cancellare ogni precedente reato dell’uomo nei confronti della donna, dalla violenza al ratto. Come nel film precedente Germi prende pretesto da uno spunto polemico per affrontare un tetro quadro d’ambiente. L’autore non ci dice come ha potuto stabilirsi un sistema tanto compatto, dove niente e nessuno sfuggono alla legge dell’onore. in cambio, tuttavia, ci descrive un mondo chiuso, privo di spiritualità e di calore umano, immerso in una grettezza bestiale. Intorno al caso della giovane Agnese, sedotta e abbandonata dal fidanzato della sorella, le maglie della rete che imprigiona la “femmina” isolana si stringono puntualmente, l’una dopo l’altra. E non c’è barba di maresciallo dei carabinieri, di pretore o di avvocato che possa impedire lo svolgersi dell’assurdo rito fondato sulla dissociazione della figura pubblica e privata, la particolare schizofrenia mobilitata a difesa dell’onore. In questo mondo i sentimenti autentici non esistono, non c’è amore fra genitori e figli, fra consanguinei, fra fidanzati: solo il puntiglio di chi vuoi recitare fino in fondo la propria parte a beneficio della gente, di un’opinione pubblica fondata sulla maldicenza e sulla paura della liberta. Il t’atto più grave, però, è che anche Agnese, la protagonista, è condizionata dal costume generale, ci vive dentro fin dalla nascita e trova tutto naturale. La domanda che tutti si pongono, di fronte a Sedotta e abbandonata è se il film vale Divorzio all’italiana. È un confronto inevitabile dopo un successo cosi incondizionato e mondiale. Ebbene, a nostro avviso si può senz’altro riconoscere che Divorzio all’italiana aveva uno smalto più attraente, ed era un film più concluso e piacevole dai punto di vista spettacolare. Però Sedotta e abbandonata porta avanti la perorazione contro il mito dell’onore con figure ed episodi anche più azzeccati e penetranti. L’unico difetto dei film è che il regista, forse travolto dall’abbondanza della sua materia, ha fatto un racconto un po’ congestionato: lo si avverte in certi indugi della prima parte e nel turgore degli episodi finali, che si accavallano senza respiro. In un film che sembra una commedia di Shaw illustrata da Buñuel, gli interpreti sono molto importanti. Anche se manca il mattatore, come Mastroianni in Divorzio all’italiana, Saro Urzi è bravissimo fino alla scena dell’agonia, dove il motivo del pregiudizio che non disarma neppure di fronte alla morte avrebbe richiesto una recitazione più rarefatta e allucinata.
Da Tullio Kezich, Il cinema degli anni sessanta, 1962-1967, Edizioni Il Formichiere
:::->CARATTERISTICHE DEL DVD9<-:::
Durata: 117\'
Lingue: ITALIANO
Sottotitoli: INGLESE
Formato Video: 1.85:1
Compressione: NESSUNA
Programmi utilizzati: DVD Decrypter
Contenuti Extra: Interview(s) (with screenwriters Furio Scarpelli and Luciano Vincenzoni; with Italian film scholar Mario Sesti; with Stefania Sandrelli and Lando Buzzanca), Bonus footage (Stefania Sandrelli screen test), A new essay by film scholar Irene Bignardi
Cover allegata: SI\'
[color=red]Casa distributrice: CRITERION COLLECTION
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| Info: |
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| AnnounceURL
| http://tracker.tntvillage.scambioetico.org:2710/announce |
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| Peers |
seeds: 5 ,
leech: 45
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| Size | 7.90 GB |
| Completato | 48x |
| Aggiunto
| 19.01.09 - 14:01:12 |
| Uploader |  loris2 |
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